Ultimo aggiornamento:  12 Gennaio 2019 9:19

Grandi soddisfazioni dall’export

Fiera da record, oltre 300mila presenze. Meccanica agricola modenese molto ricercata dagli operatori esteri, mentre l’export vola. E il 2019? “Si vedrà”

“Bene, anche quest’ anno. Quanto al prossimo”, se ne riparlerà da febbraio 2019, in poi. Chi lo ha detto? I modenesi (inteso come imprenditori o rappresentati di imprese) una settantina circa, presenti all’ultima edizione di EIMA International: il salone internazionale della meccanica agricola. Invaso quest’anno, oltre 300mila i visitatori, molti dei quali qualificati e di alto livello, “sensibilissimi alla tecnologia e alla meccanica agricola made in Modena”, provenienti da ogni parte del mondo. Un bicchiere – per ora, se vogliamo dirla con le loro parole – “quasi pieno, e ricolmo di soddisfazione. Anche per la fiera e quello che  riuscita ad organizzare in termini di occasioni d’incontro”.

Soddisfazione, data soprattutto dal buon momento attraversato dalle imprese modenesi. Un trend positivo consolidato soprattutto dall’export che ormai raggiunge quote, in alcuni casi, pari al 95% della produzione (dato che dovrebbe fare riflettere invece sugli andamenti del mercato interno), e con aperture di mercati impensabili fino ad un paio d’anni fa. Incide il clima, incidono Paesi in crescita, incidono le tecnologie innovative – controlli da remoto, analisi dei dati, etc. – applicate in agricoltura, impensabili fino a 5/6 anni fa.

Si sorride dunque in tutti gli ambiti dell’agritech: dai macchinari, alla componentistica, ai servizi. Ma, contemporaneamente si sta coi piedi per terra. Nessuno nasconde i momenti di difficoltà trascorsi gli anni addietro e nemmeno gli investimenti fatti insieme ai sacrifici che hanno consentito di superarli e di recuperare quote di mercato con incrementi, in alcuni casi anche del 30%: come nel 2017, definito dai più “anno record”. C’è la consapevolezza di margini che consentirebbero una crescita ulteriore e più solida, anche grazie ai processi innovativi innescati da Industria 4.0. Però, c’è un però, anzi più d’uno. La situazione politica internazionale, di sicuro non delle migliori; la necessità di continuità produttiva: troppo spesso si passa da sovraccarichi di ordini e lavoro a periodi di “calma piatta”; la necessità di personale adeguato: latitano i tecnici, ricercati da molti, anche per proseguire in quel salto di qualità intrapreso volto a soddisfare richieste sempre più esigenti. Vedremo da febbraio in avanti.

I NUMERI DI EIMA. La 43ma edizione di EIMA International, la rassegna della meccanica agricola organizzata da Feder-Unacoma nel quartiere fieristico di Bologna, si è conclusa con numeri straordinari. I visitatori hanno raggiunto la quota di 317 mila, in crescita dell’11% rispetto all’dizione 2016, che assume un ruolo di primo piano non soltanto nel settore della meccanica agricola ma nel panorama fieristico generale, a livello mondiale. In crescita anche il numero di operatori esteri, oltre 50 mila con un incremento del 15% rispetto all’edizione scorsa, provenienti da 150 Paesi – interessati a conoscere le più avanzate soluzioni tecnologiche per ogni tipo di lavorazione e per ogni modello di agricoltura – per un evento che ha visto la partecipazione di 1.950 industrie espositrici (delle quali circa 600 estere) e ha impegnato 375 mila metri quadrati lordi di superficie. La vasta merceologia presente, era suddivisa in 14 settori di specializzazione e in Saloni tematici: EIMA “Componenti”, “Green”, “Energy”, “M.i.A.”, ai quali sono stati aggiunti le novità costituite da EIMA Idrotech, dedicata ai sistemi per l’irrigazione e la gestione dell’acqua, ed EIMA Digital, riservata alle industrie costruttrici di apparecchiature per l’agricoltura digitale e “4.0”. Ambito questo in cui è entrata per la prima volta, nei settori sia fieristico che agricolo anche la realtà aumentata, contenuta nella App della fiera. Un traguardo raggiunto grazie alla partnership tecnologica in corso tra l’azienda modenese Pikkart e la reggiana 76 Industrial Graphics Evolution specializzata in soluzioni grafiche per l’industria. Quanto al mercato di cui si accennava prima, in Italia, i dati sulle immatricolazioni nei primi dieci mesi indicano un passivo (-6%) per le trattrici, per le trattrici con pianale di carico e per le mietitrebbiatrici. Crescono invece le compravendite di macchine usate, che risultano molto più consistenti in termini numerici rispetto a quelle nuove.

Filippo Pederzini


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